Luca Maroni si distingue come un analista sensoriale del vino di fama internazionale, il cui approccio al mondo della vite va oltre la semplice conoscenza del frutto, arrivando a una vera e propria indagine con un metodo rigoroso e quasi matematico. La sua perizia nel settore lo ha reso una figura autorevole nel panorama enologico, e la sua fama è legata principalmente al suo lavoro come analista sensoriale, enologo, autore e editore dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani.Il contributo di Maroni al mondo del vino non si limita alla degustazione e alla valutazione, ma si estende anche all’ambito della ricerca e del ripristino di tradizioni vinicole. Un esempio significativo è il successo della sua missione di ritrovare e reimpiantare l’originaria vigna di Leonardo da Vinci a Milano, un impegno che ha richiesto 11 anni di lavoro e che ha consolidato ulteriormente la sua reputazione nel settore.L’Università degli Studi di Messina ha riconosciuto il contributo eccezionale di Maroni conferendogli la Laurea Honoris Causa – Dottorato di Ricerca in Scienze Enogastronomiche nel 2012. Questo riconoscimento sottolinea la sua dedizione e il suo impatto nella promozione della cultura enogastronomica.La sua influenza non si limita solo all’Italia. Durante le Olimpiadi di Londra, Maroni ha selezionato per il CONI le migliori etichette italiane, mettendo in mostra l’eccellenza vinicola del paese durante l’importante evento sportivo. A Seul, in Corea, ha introdotto i prodotti di 30 cantine italiane, rappresentando con orgoglio la diversità e la qualità della produzione vinicola italiana a livello internazionale.Il suo impegno nella degustazione è straordinario: dal 1988 al 2016, Maroni ha assaporato oltre 300.000 vini, una cifra impressionante che testimonia la sua dedizione e la sua competenza nel settore. Luca Maroni continua a essere una figura di riferimento nel mondo del vino, contribuendo in modo significativo alla sua evoluzione e alla promozione della ricchezza e della diversità della produzione vinicola italiana.
